Qualcosa d’intelligente, nonostante tutto…

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“I sardi sono pochi perché si accoppiano con le pecore”, ha detto Paolo Villaggio per strappare un sorriso: e invece il popolo sardo si è sentito mortalmente offeso ed è partita la polemica.
Annoto: la prassi di accoppiarsi “con le pecore” si è verificata storicamente in ambiente pastorale, non solo in quello sardo, ma laddove è sempre stata praticata la transumanza, l’allevamento nomade. Lontani da casa per molti mesi l’anno, i pastori hanno praticato tale genere di accoppiamento come alternativa alla masturbazione.
La cosa non mi suscita alcuno scandolo e sull’argomento preferisco rimandare alle belle pagine di Gavino Ledda, in “Padre Padrone” e alle immagini del film. Aggiungo che in ambiente contadino pratiche simili sono sempre avvenute e solo la dimensione del “peccato” cristiana ha successivamente prodotto un allontamento progressivo dalle stesse.
Detto questo, ribadisco l’uscita penosa di Villaggio, sottolineando anche quanto affermo sopra non ha nulla a che vedere con la questione della popolazione in Sardegna: il numero di abitanti nell’isola è sempre stato molto basso e sin dall’antichità sull’argomento si sono spese parole più intelligenti di quelle dell’anziano comico. Ricordo come fosse sentito il problema dai conquistatori piemontesi che tentarono più volte di popolare le coste sarde: decimati per lo più dalla malaria, il tentativo colonizzatore sabaudo fu sempre fallimentare.
Questo almeno per approfittare della stupidaggine di Villaggio e fare un po’ di storia della Sardegna. S.C.

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