Da Vicenza a Trento (prima parte)

Sui monti di Trento

Valsugana, Stefania Calledda, 9 aprile 2012

Tra sassi di torrente

c’è una storia di banditi*

e l’eco delle mitragliatrici

che tra gli aghi degli abeti

si disperde.

Lungo i valichi e le valli

c’è un batter di stivali,

un ricordo a passo di marcia,

un’aquila**

lucidata per l’evento sulla divisa

e una lingua straniera.

La memoria

è una nuvola che corre sulla neve,

legna che arde nel camino,

profumo di resina e bosco.

E sulle rive dell’Adige***

riposa

la fatica del Tempo.

 

*“banditi” è il nome con cui si definivano in maniera spregiativa i partigiani;

**L’aquila è da sempre simbolo dell’Impero; in questo caso il riferimento è alla dominazione austriaca e tedesca (aquila bicefala dell’Impero austro ungarico prima, aquila del Reich tedesco poi);

*** Il fiume Adige nasce nel Sudtirolo, attraversa anche Trento e Verona e sfocia nell’Adriatico: percorrendo gran parte del territorio teatro delle vicende storiche citate nel testo, si considera, in questi versi, depositario della storia del Triveneto;

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  1. Posted by giuseppe scano

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