A Eleonora, perché sappia sempre dove sono le sue radici. Cantano le cicale, all’ombra dei ginepri, la Sua storia millenaria, scavata nella roccia a forza di marea, e qui, nella polvere di ogni mancato temporale, per questo rivolo morto, tra lentisco e ginestre, scorre il sangue tuo, e per
L’eco delle guerre che abbiamo scatenato e degli eserciti che abbiamo armato, dei popoli che abbiamo affamato, si è fatto carne e sangue, fragore dei detonatori, ferita aperta nel corpo e nell’anima dell’Europa.
Il cambio di stagione è quel momento dell’anno, quel passaggio inesorabile che nel suo riequilibrio finisce per rompere il tuo di equilibrio e se come me hai una malattia cronica con la quale sei costretto a convivere, beh, l’esito è presto detto: tra marzo e aprile il tuo organismo
Riflessioni dal ponte Borbotta il fiume le tempeste e i temporali passati e tra gli argini scivola via per mai voltarsi indietro. Nel suo impeto minaccia ogni prossimità e non si arresta e non si placa. Così è il vivere, trascinando i detriti dei ricordi, strappando radici
Cari lettori, ringrazio Massimiliano Perlato per avermi voluto intervistare, dandomi tanto spazio sulle diverse testate con cui collabora, e Gabriella Gavioli per la splendida intervista che è riuscita a fare, tirando fuori gli aspetti più importanti della mia persona e del mio approccio intellettuale. “[…] sono una migrante,