Il nostro ottimismo vi contagerà

Meenakshi Shrivastava, 31 anni, è meno benestante delle altre. Lavorava in un albergo, la sua casa è di gran lunga la più modesta. Suo padre si è fatto quindici ore di treno dal Bihar (“la terra dell’imperatore Ashoka” precisa orgoglioso, “il fondatore dell’India tollerante del III secolo avanti Cristo”) per venire ad assistere al parto di Natale. “Mio figlio non sarà un bambino viziato” dice Meenakshi, “non avrà una vita facile. Eppure sono convinta che sia fortunato a nascere oggi. la vera ricchezza dell’India siamo noi, sono questi bambini che studieranno tanto e costruiranno un bellissimo Paese”. Scoppia a ridere quando le dico che nella vecchia Europa fa paura questo futuro sempre più affollato da “loro”. “Ma che strana idea! Di cosa vi spaventate, che male c’è se sarà un mondo pieno di giovani indiani? Per decenni abbiamo fornito New York di tassisti, d’ora in avanti vi daremo i migliori chirurghi. il nostro ottimismo finirà per contagiare anche voi”.

Federico Rampini, Slow Economy – Rinascere con saggezza, Mondadori, Milano, 2009.

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